Ultime news sul visto ETA per entrare in Inghilterra
L’introduzione del visto ETA per entrare in Inghilterra è stata posticipata al 2025. Inizialmente prevista per la fine del 2024, la nuova data è stata annunciata dal governo britannico il 14 novembre 2023.
Ecco alcuni dei motivi del ritardo:
- Complessità del sistema: Il sistema è un sistema complesso che richiede un’attenta progettazione e implementazione.
- Necessità di test: Il sistema ETA deve essere testato a fondo per assicurarsi che funzioni correttamente.
- Impatto sul COVID-19: La pandemia di COVID-19 ha causato un ritardo nello sviluppo e nell’implementazione del sistema.
Lo scorso 1° febbraio 2024, il programma ETA è stato aperto ai cittadini di Bahrein, Kuwait, Oman, Emirati Arabi Uniti, Arabia Saudita e Giordania, che richiederanno un ETA per viaggiare nel Regno Unito a partire dal 22 febbraio 2024. I cittadini del Qatar necessitano già di un ETA. Al momento, altre nazionalità non possono e non devono ancora presentare domanda.
Ecco alcune informazioni utili sul visto ETA:
- Cos’è l’ETA? E’ un’autorizzazione elettronica di viaggio che i cittadini di paesi non appartenenti all’UE dovranno richiedere per entrare in Inghilterra.
- Quanto costa? Il costo è attualmente di 10 sterline britanniche
- Come si richiede? Il visto potrà essere richiesto online sul sito web del governo britannico.
- Per quanto tempo sarà valido? Sarà valido per due anni, durante i quali i viaggiatori potranno entrare e uscire dall’Inghilterra senza necessità di ulteriori autorizzazioni.
Ecco alcuni link utili per saperne di più sul visto inglese:
- Sito web del governo britannico: https://www.gov.uk/check-uk-visa
L’ETA, o Electronic Travel Authorisation, è un’autorizzazione di viaggio elettronica che sarà richiesta a tutti i visitatori che non necessitano di un visto per entrare nel Regno Unito.
E’ simile all’ESTA, l’autorizzazione di viaggio elettronica richiesta ai cittadini di molti paesi per entrare negli Stati Uniti.
L’ETA doveva inizialmente essere introdotta a partire dal 2024 ed essere valida per un periodo di due anni. I visitatori che lo riceveranno saranno autorizzati a rimanere nel Regno Unito per un massimo di sei mesi.
La data esatta in cui entrerà in vigore l’ETA per il Regno Unito è ancora in fase di definizione. Il governo britannico ha annunciato che sarà introdotta a partire dal 2025, ma non ha ancora specificato il mese o il giorno esatto.
Al momento, l’ETA è stata sperimentata con successo in alcuni paesi del Golfo Persico, tra cui Qatar, Emirati Arabi Uniti, Arabia Saudita, Kuwait, Oman e Bahrein. La sperimentazione è iniziata a ottobre 2023 e dovrebbe concludersi a marzo 2024. Dopo la conclusione della sperimentazione, il governo britannico deciderà quando introdurre il visto per tutti i visitatori, inclusi quelli provenienti dall’Europa. E’ certo però ora che non sarà nel 2024 ma nel 2025.
È possibile che venga introdotto per tutti i visitatori a partire dall’inizio del 2025, ma non è ancora certo. Il governo britannico potrebbe decidere di ritardare l’introduzione dell’ETA per monitorare gli effetti della sperimentazione nei paesi del Golfo Persico.
Per richiederlo, i visitatori dovranno fornire informazioni personali, come il nome, il numero di passaporto, l’indirizzo e i dati di contatto. Dovranno anche fornire informazioni sul loro viaggio, come la destinazione, la data di arrivo e la data di partenza.
La richiesta di un’ETA può essere effettuata online e il costo dovrebbe essere di 7 sterline.
Il visto è una misura di sicurezza che mira a migliorare la sicurezza dei confini del Regno Unito. Consentirà al governo britannico di verificare in anticipo i visitatori che non necessitano di un visto, fornendo così un ulteriore livello di protezione contro il terrorismo e la criminalità.
Ecco alcuni dei benefici dell’ETA:
- Migliora la sicurezza dei confini del Regno Unito: Consentirà al governo britannico di verificare in anticipo i visitatori che non necessitano di un visto, fornendo così un ulteriore livello di protezione contro il terrorismo e la criminalità.
- Semplifica il processo di richiesta di un visto: La richiesta potrà essere effettuata online, il che rende il processo più semplice e conveniente.
- Riduce i tempi di attesa all’aeroporto: I visitatori che hanno un’ETA saranno autorizzati a passare attraverso controlli di frontiera più rapidi all’aeroporto.
L’ETA è una misura importante che aiuterà a mantenere il Regno Unito un paese sicuro e accogliente per i visitatori.
Cosa dice in proposito il Ministro degli interni inglese
La ministra dell’Interno Priti Patel ha lanciato in pompa magna il sistema di visto digitale ispirato agli Stati Uniti, dichiarando che per la prima volta in assoluto consentirà al governo di monitorare con precisione i flussi di persone in entrata e uscita dal Regno Unito.
Secondo la Patel, chiunque arrivi nel Regno Unito senza visto o status migratorio dovrà appunto richiedere un’Autorizzazione Elettronica di Viaggio (ETA), che valuterà l’idoneità in anticipo l’idoneità dei visitatori. Il Ministero dell’Interno prevede circa 30 milioni di richieste di ETA all’anno.
La proposta di “digitalizzare il confine” è stata lanciata come parte del più ampio piano, ampiamente criticato, della Patel di riformare il sistema di asilo e immigrazione del Regno Unito. Le sue proposte di rimpatriare i richiedenti asilo verso altri paesi europei sono state giudicate incoerenti e disumane.
Il sistema digitale viene introdotto a seguito di recenti scoperte che indicano una grave discrepanza rispetto alle vecchie stime sui dati migratori. Si credeva infatti che circa 3 milioni di europei residessero nel Regno Unito e avrebbero usufruito del programma di insediamento UE del governo. Tuttavia, entro la fine del mese scorso, sono state ricevute oltre 5,4 milioni di richieste al programma, con 4,9 milioni già assegnati con status di residenza fissa.
I dati del governo mostrano un flusso stimato di 144,7 milioni di arrivi di passeggeri nell’anno fino a giugno 2019, compresi i cittadini britannici di ritorno. Circa 40 milioni provenivano dallo Spazio economico europeo e dalla Svizzera; quelli provenienti da altre zone ammontavano a 20 milioni.
“Il nostro nuovo confine completamente digitale consentirà di contare le persone che entrano e escono dal paese, dandoci il controllo su chi viene nel Regno Unito”, ha dichiarato la Patel.
Oltre a presentare i suoi ultimi piani sull’immigrazione, la Patel sottolinea le carenze del sistema di asilo e la necessità di contrastare i trafficanti di persone. Tempo fa ha addirittura accompagnato la polizia nell’arresto di presunti leader di una gang di trafficanti di persone che utilizzavano autisti di taxi e camion per spostare migranti dentro e fuori il Regno Unito.
Tuttavia, le sue riforme sull’asilo hanno suscitato ampie critiche, con l’ONU tra le tante organizzazioni che le ritengono giuridicamente impraticabili e così dannose da rischiare la credibilità globale della Gran Bretagna.
I paesi dell’Unione Europea hanno già dichiarato che non stipuleranno accordi bilaterali per facilitare la deportazione di rifugiati dal Regno Unito.
La strategia illustra inoltre come il governo intenderà facilitare l’arrivo nel Regno Unito di personale altamente qualificato, semplificando il processo di candidatura e rimodulando il sistema di sponsorizzazione da parte dei datori di lavoro.
Il Ministero dell’Interno spera di rendere completamente digitale l’accesso al Regno Unito entro la fine del 2025.